“Da cosa fuggi?” di Silvia Tuccitto

“Sai, la prima volta che ti ho incontrato, tremavo molto, parlavo poco.

Non riuscivo ad alzare lo sguardo: il mio cuore timido, tremava di più.

Pian piano, poi, si prese coraggio, alla voce tremante, vi fu una decisa e stabile. Iniziai a guardarti e non ti avevo mai visto, non avevo mai visto i tuoi occhi lucenti e profondi.

D’istinto, abbassai lo sguardo, quasi a volermi riparare da ciò che mi faceva stare bene.

Divenni scontrosa, il mio cuore debole aveva bisogno di uno scudo, di un riparo dalle emozioni che mi travolgevano come un fiume in piena.

Mi difendevo dall’amore e allo stesso tempo lo cercavo. – perché fai così? – un giorno mi disse. avvampai, non trovavo nessuna risposta, così mi misi a correre con tutte le mie forze.

Lo persi per sempre e così persi anche il mio cuore.

Ma non smisi mai di cercare entrambi: lui e il mio cuore.

Che poi sono una cosa sola, solo che all’inizio non lo avevo capito.

Non avevo capito che potevo essere ad un passo dall’essere felice, ma tremavo molto, parlavo poco”.

Silvia Tuccitto

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