In tantissimi ci chiedono consigli sulla scelta della fotocamera digitale, perché la fotografia in questi ultimi anni ha riscosso sempre più successo complice anche la vastissima offerta di fotocamere performanti in tutte le fasce di prezzo.
Partiamo dal presupposto che la fotocamera ideale non esiste, ma tutto dipende da un compromesso tra esigenze, finalità, possibilità di spesa e livello di competenza della persona che va ad effettuare l’acquisto, e abbiamo voluto strutturare questa guida come una serie di domande e risposte che aiutino il lettore a costruire un identikit del proprio profilo e di conseguenza della fotocamera più adatta.
1. Quale sarà il destino delle vostre foto? Questa domanda fa uso della parola “destino”, intendendola nel senso più ampio di “scopo”, “fine” e “destinatari”. Questa è, a nostro avviso, la domanda più importante da farsi prima di acquistare una fotocamera. Se infatti la vostra intenzione è di scattare foto per condividerle su Facebook o Instagram con gli amici, o al limite stampare qualche album tramite siti o negozi di fotografia per farlo vedere a qualche riunione di famiglia, se insomma il vostro scopo fondamentale è la foto ricordo di vacanze, feste o eventi a cui avete partecipato, senza velleità artistiche che vadano oltre l’utilizzo ludico di qualche filtro di fotoritocco, allora dovreste orientarvi verso una Compatta, senza cedere alla moda delle Reflex che magari spopola tra i vostri amici. Se invece volete realizzare foto artistiche, condividendole su supporti ad alta risoluzione con un pubblico di destinatari in grado di apprezzarle, che sia per finalità di hobby “elevato” o per scopi professionali, allora dovete necessariamente scegliere con attenzione una Reflex, anche con costi impegnativi, e soprattutto i vari obiettivi.
2. Dove porterete la vostra fotocamera? Questo è un aspetto da tenere presente soprattutto se siete alle prime armi, e sognate di acquistare una Reflex per essere anche voi alla moda come i vostri amici. Prima di farlo vi consigliamo di valutare bene dimensioni e ingombro di una Reflex e dei suoi obiettivi. Se pensate di acquistare una Reflex soltanto perché “va di moda” vi esortiamo a valutare bene il fastidio e la fatica che può significare portarsi dietro una Reflex e un paio di obiettivi nelle scarpinate delle vostre vacanze o delle vostre gite, per magari poi usarla in modalità “automatica”. Conosciamo fotografi professionisti che non si vergognano a portarsi una Compatta quando vanno in vacanza, perché per trascinarsi dietro un apparato fotografico di un certo tipo, con annessi anche rischi di furto o danneggiamento, ci vuole proprio tanta passione e tanta dedizione, soprattutto oggi che esistono compatte leggerissime che entrano in un taschino.
3. Compatta, Bridge, Reflex o Mirrorless? Se siete arrivati fin qui dovreste esservi fatti un’idea almeno sulle Compatte, approfondendo: sono leggere, piccole, maneggevoli, silenziose allo scatto, economiche e adatte ai principianti. Non permettono però l’utilizzo di obiettivi, ne di funzioni avanzate, e non sognatevi di fare foto se c’è poca luce o foto artistiche o nemmeno effetti che con una Reflex sarebbero banali, come per esempio ottenere un soggetto a fuoco in primo piano contro uno sfondo sfocato. Le Bridge hanno una qualità e una gamma di funzioni superiori alla Compatte, ma anche il peso e la scarsa maneggevolezza si avvicinano a delle Reflex, sono appunto una “via di mezzo” sotto tutti gli aspetti, anche quelli economici, e a nostro avviso sono inadatte a professionisti e scontenteranno presto anche l’amatore esigente, quindi ci sentiamo di sconsigliarvele, a questo punto meglio una Compatta Super Zoom tascabile, decisamente più maneggevole. Le Reflex sono macchine dotate di un sensore digitale, come le Compatte, ma a differenza delle compatte quello che vediamo attraverso il mirino è effettivamente l’immagine che verrà catturata dal sensore, cattura che avviene attraverso l’esposizione alla luce del sensore stesso attraverso il ribaltamento di uno specchio, che produce il caratteristico “click” di queste macchine. Le Reflex hanno una qualità dell’immagine estremamente superiore a quella di una Compatta, e la grande quantità di obiettivi a disposizione offre possibilità infinite di applicazione in contesti diversi. La Mirrorless, infine, è una Reflex Digitale senza specchio ne mirino ottico. Più leggera e maneggevole di una Reflex, è nata come un’innovazione di nicchia ma sta prendendo piede, il grosso svantaggio è la scelta di obiettivi che può essere penalizzante e il fatto di essere un po’ snobbata dai professionisti, quindi complessivamente offre, a parità di prezzo, foto di qualità inferiore ad una Reflex, ma è una tipologia in crescita che va tenuta d’occhio.
4. Quali dimensioni del sensore? Come detto, ormai non esistono quasi più fotocamere a pellicola, ma anche le Reflex hanno un sensore digitale. La qualità di questo sensore determina la qualità dell’immagine finale, e la capacità del sensore di acquisire la luce è determinata dalla sua dimensione. Partiamo con i quattro terzi che misurano 17x13mm e hanno la qualità più bassa, per poi passare agli APS-C che misurano 23x15mm e poi i Full Frame che misurano 24×36 ed equivalgono al formato della pellicola 35mm, ovvero la qualità più alta. Su una Reflex è necessario che sia presente un APS di buona qualità, va da se che il Full Frame è il migliore ma ha dei costi importanti.
5. Servono i megapixel? Una risoluzione di 6 o 8 megapixel è sufficiente anche per una Reflex. Risoluzioni maggiori sono molto costose ma non incrementano proporzionalmente la qualità (ovvero, per raddoppiare la risoluzione di una 6 megapixel non basta una 12 megapixel ma serve una 24 megapixel.) Decisamente più importante la qualità degli obiettivi e lo zoom dove necessario.
6. Quale intercambiabilità degli obiettivi? Quando si acquista una fotocamera Reflex è importante capire con quali obiettivi è compatibile. Spesso gli obiettivi sono l’investimento più importante e più duraturo nel tempo, e gli stessi obiettivi possono tramandarsi da una macchina all’altra. E’ fondamentale da questo punto di vista scegliere fotocamere Nikon e Canon, perché assicurano la massima intercambiabilità degli obiettivi.
7. Quale marca scegliere? Vale quanto detto al punto 6. per le tipologie che hanno obiettivi intercambiabili, per le Compatte invece tutte le marche vanno bene ed è importante scegliere l’offerta più economica e più completa di funzionalità che il mercato offre al momento dell’acquisto.
8. Quanto spendere? La spesa dipende molto dalle tasche e dagli obiettivi che si pone chi acquista. Poche centinaia di euro sono più che sufficienti per un’ottima compatta, mentre almeno un migliaio di euro sono necessari per Reflex e obiettivi di chi vuole cominciare a imparare. Per un equipaggiamento completo da professionista la spesa da mettere in conto è intorno ai 4-5000 euro.
9. Quando e dove acquistare? Per risparmiare qualcosa è spesso conveniente attendere l’uscita del nuovo modello di una particolare fotocamera, e di acquistare poi il modello appena precedente che verrà offerto con sconti significativi. In questo modo potreste portarvi a casa ottime macchine a prezzi interessanti. Il mondo online offre certamente prezzi competitivi ma consigliamo di acquistare da negozi online con un certo livello di reputazione, e magari prima dell’acquisto di visionare dal vivo la macchina in un negozio tradizionale.
In conclusione, la scelta della macchina dipende molto dall’uso che vorrete farne. Una buona Compatta sarà ottimale per la maggioranza degli utenti che vogliono soltanto foto ricordo e condivisioni sui social. Mentre per chi vuole una qualità migliore e, allo stesso tempo, la maneggevolezza richiesta da viaggi e vacanze, una buona soluzione può essere una Compatta Super Zoom Tascabile o addirittura, spendendo molto di più, una Mirrorless. Le Reflex restano però l’unica alternativa per chi vuole imparare davvero a fotografare esplorando tutta la gamma di potenzialità del mondo della fotografia digitale, e Reflex e obiettivi di livello medio/alto restano la scelta obbligata di chiunque faccia della fotografia il proprio lavoro.
Fabio Kowalski
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