“Origin” di Isabella Tabacchi

Sono Isabella Tabacchi, studentessa di Farmacia nella caotica e mondana Bologna che, ogni volta che può, fugge dalla città per cercare di immortalare la bellezza della natura, la sua immensità in ogni suo piccolo dettaglio e meraviglia per poi ricavarne immagini da condividere con il mondo o stampare.

In poche parole, la mia più grande passione è la fotografia di paesaggio.

Gli amministratori del gruppo FOTOGRAFIamo, creatori di questo nuovo blog, mi hanno chiesto di collaborare con loro scrivendo articoli e sarò molto contenta di parlarvi di tecnica, di attrezzatura, di trucchi per raggiungere i vostri obiettivi in fotografia ma anche delle avventure e retroscena che vi sono dietro ai miei scatti.

Poiché penso che le fotografie che scattiamo ed elaboriamo, ma anche le storie legate ad esse, dicano di noi più di ogni altra presentazione a parole della nostra persona, il mio primo articolo sarà dedicato al mio scatto “Origin” che rappresenta una delle cascate del Dardagna.

Il Dardagna è un torrente che nasce nei pressi dei monti Corno alle Scale e Spigolino, situati nell’Appennino bolognese.

I salti di questo corso d’acqua, maestose cascate, sono raggiungibili da Madonna dell’Acero, nei pressi di Lizzano in Belvedere, tramite un sentiero.

Nonostante il luogo fosse stato già perlustrato da capaci paesaggisti di mia conoscenza e si trovasse a poco più di un’ora da casa mia, non lo avevo mai visitato.

Ecosì, una mattina di Maggio, percorsi il sentiero che mi conduceva alle cascate in un misterioso bosco da fiaba, in mezzo agli alberi immersi nella nebbia.

Quando giunsi al torrente, vidi che era costituito da salti che andavano sempre più verso l’alto. Acqua, massi e tronchi creavano giochi molto interessanti ed è impossibile non potersi sbizzarrire con inquadrature e composizioni diverse.

Naturalmente, per immortalare al meglio le cascate, è opportuno spesso andare al centro del torrente e quindi immergere le gambe in acqua fino alla coscia.

Per questo consiglio ai lettori che sceglieranno questa location per i loro scatti, di munirsi di ghette da pescatore o stivali che coprano possibilmente l’intera gamba.

Bisognerebbe inoltre essere molto prudenti nel camminare dentro l’acqua poichè ci si muoverebbe contro la corrente.

Dopo aver scattato molte fotografie, sono salita lungo il corso del Dardagna, sempre più in alto, e sono giunta ai piedi di un salto molto interessante, non molto fotografato.

Munita di pannetto per pulire le gocce d’acqua che sarebbero finite sul mio grandangolo, ho raggiunto con estrema cautela il centro del torrente, davanti ad una grossa roccia che fungeva da appoggio.

Poco più di un metro dietro di me, l’acqua saltava verso il basso, per cui dovevo prestare estrema attenzione e concentrarmi molto bene sia a scattare che a rimanere ferma, salda, con il pannetto pronto a pulire la lente.

Effettuai una ventina di scatti l’uno dopo l’altro e successivamente, tornai sulla terra ferma, sempre con prudenza.

Usai cinque di quella ventina di scatti per creare la forma del flusso dell’acqua che più mi piaceva e dopo alcuni livelli nacque “Origin”, pronta per essere condivisa e stampata.

Isabella Tabacchi Photography
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